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Problem solving: come sviluppare questa competenza



Il problem solving è una competenza fondamentale e di cui si sente parlare sempre più spesso nel mondo delle aziende. Si tratta di una competenza che può tornare utile nella vita personale che nella propria carriera professionale, indipendentemente dal settore e dal fatto che si svolga una mansione manuale o d’altro genere.

Il termine problem solving si riferisce alla capacità di identificare, analizzare e risolvere problemi in modo efficace.

In un contesto lavorativo in continua evoluzione, dove ogni giorno emergono costantemente nuove sfide, sviluppare delle solide abilità di problem solving è essenziale per adattarsi e crescere a livello professionale, facendo la differenza nel proprio ruolo.

Vediamo perciò cos’è il problem solving e come si può migliorare questa skills.


Cos’è il problem solving?

Il problem solving, traducibile in “risoluzione di problemi”, è una soft skill (o competenza trasversale) sempre più richiesta nel mondo del lavoro.

Durante lo svolgimento del proprio lavoro capita spesso di trovarsi di fronte a problemi e situazioni inaspettate. Proprio per questo motivo, chiunque dovrebbe essere pronto a rispondere a queste situazioni, trovando delle soluzioni efficaci e proseguendo con il flusso di lavoro.

Tuttavia, non tutti sono in grado di fare ciò. Esistono persone più reattive ai problemi, altre che preferiscono riflettere prima di agire, altri ancora che di fronte a delle difficoltà si trovano spaesati e necessitano di supporto.

Partendo da quanto abbiamo appena detto, il problem solving può essere definito come la capacità di risolvere problemi e criticità trovando delle soluzioni, innovative o meno, adeguate al contesto.

Il processo di problem solving coinvolge diverse fasi, variabili in base alle caratteristiche e alla gravità del problema. Le fasi del processo non sono fisse, ma in generale comprendono i seguenti punti:

  1. Identificazione del problema: riconoscere l’esistenza di una discrepanza tra la situazione attuale e quella desiderata.
  2. Analisi del problema: comprendere le cause sottostanti e le dinamiche del problema.
  3. Generazione di potenziali soluzioni: ideare diverse opzioni o strategie per affrontare il problema.
  4. Valutazione e selezione delle soluzioni: analizzare i pro e i contro di ciascuna opzione e scegliere quella più appropriata.
  5. Implementazione della soluzione: mettere in pratica la strategia scelta.
  6. Monitoraggio e valutazione: valutare l’efficacia della soluzione adottata e apportare eventuali aggiustamenti.

Chiaramente, non sempre il processo di problem solving richiede tutti questi passaggi. Esistono alcuni problemi che possono essere risolti in modo rapido e altri che richiedono più ragionamento. In questo ultimo caso potrebbe essere importante effettuare un brainstorming, al fine di selezionare la soluzione migliore.


Importanza del problem solving nel mondo del lavoro

Nel contesto lavorativo, le abilità di problem solving sono altamente richieste. I datori di lavoro sono alla continua ricerca di individui capaci di affrontare e risolvere problemi in modo autonomo, risolvere i conflitti e trovare soluzioni innovative, contribuendo al successo e all’efficienza dell’organizzazione.

Inoltre, questa abilità è strettamente legata ad altre competenze trasversali, come il pensiero critico, la creatività e la capacità decisionale, soft skills fondamentali per avere successo nella propria carriera professionale.

Le aziende del giorno d’oggi si trovano ad agire in contesti altamente competitivi, caratterizzati da costanti cambiamenti e in cui le aspettative dei clienti sono sempre più alte. Per questo motivo, le risorse dell’azienda devono essere in grado di affrontare queste nuove sfide e superare gli ostacoli che si presentano di fronte a loro.

Questo vale specialmente nei nuovi settori che si stanno espandendo negli ultimi decenni, come la trasformazione digitale, la robotica e l’intelligenza artificiale. In un contesto come questo, l’abilità di problem solving rappresenta una delle soft skills maggiormente richieste dai recruiter.


Strumenti di problem solving

Esistono diverse tecniche e strumenti che possono facilitare il processo di problem solving. Ecco quelli utilizzati maggiormente.


1. Diagramma di Ishikawa

Anche conosciuto come diagramma causa-effetto o diagramma a lisca di pesce, il diagramma di Ishikawa è uno strumento visivo che aiuta ad identificare le principali cause di uno specifico problema. Venne sviluppato da Kaoru Ishikawa negli anni 60 e consente di rappresentare graficamente le relazioni tra un effetto e le sue possibili cause, suddividendole in categorie come Manodopera, Macchine, Materiali, Metodi, Misurazioni e Ambiente.


2. Tecnica dei 5 perché (5whys)

La tecnica dei 5 perché consiste nell’individuare ripetutamente il “perché?” per ogni causa identificata, fino a risalire alla radice del problema. Si tratta di un metodo molto semplice, ma particolarmente efficace, poiché aiuta a scavare in profondità nelle cause del problema, evitando di mettere in atto misure che non vadano a risolvere effettivamente il problema.


3. Brainstorming

Il brainstorming è un’attività fondamentale in un processo di problem solving. Si tratta di un’attività in cui un gruppo di persone genera un ampio numero di idee e soluzioni. Durante una sessione di brainstorming, i partecipanti sono incoraggiati a proporre qualsiasi idea, senza giudizi o critiche, al fine di stimolare la creatività e la ricerca di soluzioni innovative.

Dopo la sessione di brainstorming, verranno valutate le idee che sono state trovate, selezionando quelle ritenute migliori per risolvere il problema.


4. Analisi SWOT

L’analisi SWOT è uno strumento strategico utilizzato per identificare punti di forza (Strenght), punti di debolezza (Weaknesses), opportunitò (Opportunities) e minacce (Threats) relative ad un progetto o un’organizzazione. Questa analisi aiuta a comprendere meglio il contesto interno ed esterno, facilitando la formulazione di strategie efficaci e la risoluzione di problemi.


5. Metodo SCAMPER

Il metodo SCAMPER è un acronimo che rappresenta sette tecniche per stimolare la creatività. L’acronimo si riferisce a:

  • Sostituire (Substitute)
  • Combinare (Combine)
  • Adattare (Adapt)
  • Modificare (Modify)
  • Riutilizzare (Put to other use)
  • Eliminare (Eliminate)
  • Invertire (Reverse)

Questo metodo incoraggia a pensare a come modificare o migliorare un prodotto, un servizio o un processo esistente.


Come sviluppare le competenze di problem solving

Sviluppare e migliorare le proprie abilità di problem solving richiede pratica e studio delle migliori metodologie.

Il problem solving è una soft skills che alcune persone posseggono e altre no. Tuttavia, ciò non significa che non sia possibile migliorare questa competenza.

Ecco alcuni suggerimenti per migliorare questa competenza:


1. Coltivare il pensiero critico

Il pensiero critico consente di analizzare le situazioni in modo oggettivo, valutando le situazioni in modo oggettivo, valutando al meglio le informazioni disponibili. Per farlo è importante approfondire la comprensione di un problema ponendosi domande, assicurarsi che le informazioni e i dati siano accurate e affidabili e mettere da parte eventuali bias personali che potrebbero influenzare il giudizio.


2. Sviluppare la creatività

La creatività e l’apertura mentale sono fondamentali nel problem solving, poiché consente di trovare soluzioni innovative e risolvere problemi complessi. Per coltivarla è importante partecipare attivamente ai brainstorming, proponendo le proprie idee e ascoltando quelle degli altri partecipanti senza pregiudizi.

Inoltre, è importante esplorare prospettive diverse, guardando il problema da angolazioni differenti e ascoltando le opinioni delle altre persone. In questo modo, potresti trovare delle soluzioni che inizialmente non erano evidenti.


3. Migliorare le capacità analitiche

Avere delle buone capacità analitiche aiuta a scomporre il problema in parti più gestibili e ad identificare le aree critiche su cui è necessario lavorare. Per farlo è importante essere in grado di raccogliere dati e informazioni per comprendere il problema, utilizzando modelli e mappe mentali per visualizzare le componenti del problema.

Una buona analisi dovrebbe consentire di identificare le relazioni tra le diverse parti del problema che si sta analizzando e di sviluppare delle soluzioni definitive.


4. Prendere decisioni efficaci

Dopo aver identificato il problema e generato possibili soluzioni, è essenziale saper prendere decisioni informate.

Per farlo è importante valutare rischi e benefici, considerando le possibili conseguenze di ciascuna opzione. Inoltre, è importante prendere decisioni concrete ed evitare l’indecisione prolungata, che ritarda l’implementazione della soluzione e rischia di portare a conseguenze ancora più gravi.


Partecipare a corsi di formazione può aiutare a sviluppare al meglio le proprie competenze di problem solving. Inoltre, per le aziende esiste la possibilità di ridurre i costi relativi alla partecipazione a corsi di formazione sfruttane le opportunità offerte dalla formazione finanziata e aderendo ad un fondo interprofessionale.


Problem solving: conclusioni

Il problem solving è una competenza trasversale fondamentale in qualsiasi ambito. Sviluppare e affinare queste abilità permette di affrontare le sfide con maggiore sicurezza e di contribuire in modo significativo al successo personale e professionale.

Utilizzando tecniche e strumenti adeguati, è possibile migliorare la propria capacità di analizzare situazioni complesse e trovare soluzioni efficaci.


Scopri come migliorare le skills dei componenti della azienda leggendo gli articoli del nostro blog:


Marzia Buraschi

Marzia Buraschi

Da più di 10 anni mi occupo di formazione finanziata supportando le aziende nell'individuazione dei loro fabbisogni e nella progettazione del percorso formativo più in linea con le loro esigenze. [Leggi il CV di Marzia Buraschi]