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Corporate Governance: come gestire la propria impresa



La Corporate Governance è l'insieme di strumenti, regole, meccanismi e relazioni utilizzati per migliorare il processo decisionale e la gestione aziendale.


Al giorno d’oggi è fondamentale sapere come organizzare e gestire al meglio la propria impresa. I sistemi di gestione aziendale sono la base per prendere decisioni strategiche che possano ottimizzare l’organizzazione sotto molteplici aspetti, portando a notevoli benefici quali:

  • Ottimizzare l’uso delle risorse
  • Stabilire ruoli definiti
  • Definire al meglio gli obiettivi da raggiungere.

Inoltre organizzare e gestire al meglio ogni aspetto della gestione d'impresa permette d’impostare un piano di sviluppo futuro essenziale oggi per farsi trovare pronti e affrontare i cambiamenti in atto.

A volte si pensa di essere immuni da certi eventi quali crisi aziendali e problemi economici. In realtà, il mondo è talmente dinamico e mutevole che bisogna aspettarsi scenari diversi a volte anche negativi.

Pensare, quindi, al futuro elaborando una sana ed efficiente gestione ed organizzazione aziendale è il modo più efficace per non farsi trovare impreparati ad eventi negativi e proietta l’azienda in una realtà solida e duratura.

Pensare, quindi, al futuro elaborando una sana ed efficiente gestione ed organizzazione aziendale è il modo più efficace per non farsi trovare impreparati ad eventi negativi e proietta l’azienda in una realtà solida e duratura.

  • La mission, ovvero rendere chiaro lo scopo ultimo che l’organizzazione intende perseguire, motivare l’esistenza dell’organizzazione stessa e individuare gli elementi che la contraddistinguono;
  • La vision, ovvero formulare obiettivi di medio e lungo periodo e di esplicitare le aspirazioni future dell’impresa;
  • I valori, ovvero rendere evidenti i valori fondanti, duraturi e consolidati, che orientano il comportamento e fungono da guida per le azioni future dell’organizzazione.

Per rendere concrete queste azioni, l’azienda deve per prima cosa avere al suo interno un organico di successo, ma non solo: deve definire gli obiettivi, creare un piano d’azione, organizzare le attività, delegare efficacemente, comunicare chiaramente, utilizzare strumenti di gestione del lavoro, monitorare i progressi, promuovere la formazione continua, favorire un ambiente di lavoro positivo. Bisogna quindi adottare delle regole e dei principi condivisi che rendano queste azioni facili ed efficaci.

I vertici dell’impresa sono quindi chiamati a realizzare questo e per farlo devono essere consapevoli del risultato che si vuole ottenere e devono essere formati su quali strategie e processi utilizzare.

Allora sorge una domanda: esistono dei modelli da adottare da parte dei manager per condurre, gestire e organizzare un’azienda al meglio?

Sì, esistono e possiamo raggrupparli nel concetto di Corporate Governance, ovvero il sistema di regole, pratiche e processi attraverso il quale un’azienda è diretta e controllata.


Scopri cos'è il work-life balance leggendo il nostro articolo: Work Life Balance nelle aziende di oggi.


Corporate governance - In Training


Cos'è la Corporate Governance

La Corporate governance è definita proprio come “l’insieme degli strumenti, regole, relazioni, processi e sistemi aziendali finalizzati ad una corretta ed efficiente gestione dell’impresa”.

La corporate governance, o governance aziendale, fa riferimento al modo in cui le imprese vengono governate e al loro scopo. Ovvero, identifica chiaramente chi ha potere all’interno dell’impresa, le responsabilità di ognuno e chi deve prende le decisioni.

Come? Dando una serie di norme e regolamenti che consentono alla direzione e al Consiglio di amministrazione di affrontare in modo più efficace le sfide della gestione di un’azienda. I soggetti coinvolti nella governance sono infatti la direzione e i soci in primis e poi i collaboratori e gli attori finali quali fornitori, dipendenti e clienti.

Ma non solo. Oltre a identificare chi è al vertice e prende le decisioni nell’impresa, la struttura della corporate governance esplicita le regole e i processi con cui si prendono le decisioni in un’azienda e come vengono decisi gli obiettivi aziendali. Inoltre rende espliciti anche i mezzi necessari per misurare i risultati raggiunti.

La corporate governance è costituita quindi da:

  1. Un sistema di regole che governano la struttura aziendale, quindi il funzionamento degli organi societari, la loro composizione, interrelazione, poteri e responsabilità
  2. Un insieme di processi amministrativi e sistemi di controllo interno che indirizzano l’attività dell’impresa, con il comune obiettivo di salvaguardare e incrementare nel tempo il valore dell’azienda per i portatori di interesse.

Le imprese adottando regole e processi chiari fanno in modo, infatti, che gli interessi di tutti gli stakeholder siano protetti e realizzabili, ovvero gli interessi degli azionisti, dei dipendenti, dei fornitori, dei clienti.

Ma chi tiene le redini della corporate governance?

I soggetti coinvolti sono solitamente quattro:

  1. La dirigenza
  2. L'organo con funzione di supervisione strategica
  3. L'organo con funzione di gestione
  4. L'organo con funzioni di controllo.

Ognuno di questi organi ha dei compiti ben precisi, che devono essere espliciti e chiari a tutti i soggetti coinvolti nella gestione e organizzazione aziendale.

Nel dettaglio i compiti che spettano ad ognuno degli organi coinvolti sono:

  • Dirigenza: è l’organo più alto in un’azienda e ha la responsabilità di tutto il processo di definizione e del perseguimento di determinati obiettivi.
  • Organo con funzione di supervisione strategica: è l’organo che individua gli obiettivi e le strategie, definendo in particolare le politiche aziendali e quelle del sistema di gestione del rischio dell’impresa; inoltre ha il compito di approvare e verificare la struttura organizzativa e l’attribuzione delle responsabilità.
  • Organo con funzioni di gestione: è l’organo che attua nel concreto le politiche aziendali e quelle del sistema di gestione del rischio dell’impresa e verifica che siano adeguate; definisce in modo chiaro i compiti e le responsabilità e si assicura che le politiche aziendali e le procedure siano comunicate a tutto il personale coinvolto nel minor tempo possibile.
  • Organo con funzione di controllo: è l’organo che ha il compito di rilevare le irregolarità nella gestione e le violazioni delle norme. Per farlo può di norma avvalersi di tutte le unità operative aventi funzioni di controllo all’interno dell’impresa.

Scopri come gestire il Turnover personale della tua azienda leggendo la guida del nostro blog: Turnover personale: cos'è e come diminuirlo."


Principi e obiettivi

Un principio fondamentale della corporate governance è dato dal primato degli azionisti, ovvero c’è il riconoscimento dell’importanza degli azionisti e di conseguenza si delineano le responsabilità nei loro confronti. Gli azionisti sono coloro che eleggono il Consiglio di amministrazione, fondamentale per la gestione di qualsiasi impresa, poiché è l’organo che assume e supervisiona i dirigenti che gestiscono le operazioni in azienda.

Gli obiettivi della corporate governance sono allora creare trasparenza, sicurezza ed equilibrio.

All’interno dell’azienda deve esserci un clima di totale fiducia tra le persone che ci lavorano, quindi deve esserci trasparenza. Gli azionisti e i clienti devono anche essere certi che le informazioni personali e aziendali non vengano divulgate o rese accessibili a utenti non autorizzati.

Una violazione dei dati sarebbe nociva per l’immagine della società. Infine è fondamentale per un’ottima organizzazione equilibrare gli interessi degli azionisti e dei clienti. Ovvero le regole e i principi seguiti devono portare a una parità di trattamento e tutela dei diversi interessi coinvolti.


Scopri come migliorare le competenze informatiche dei tuoi dipendenti leggendo il nostro articolo: "Competenze informatiche: quali sono e come inserirle nel CV".


Come si realizza un piano di corporate governance

Un efficace piano di corporate governance deve prima di tutto essere fondato su alcuni valori fondamentali quali:

  • Compilance, ovvero il rispetto delle regole e dei principi interni ed esterni
  • Performance, ovvero la definizione di linee guida strategiche
  • Knowledge, ovvero la gestione delle competenze e conoscenze aziendali.

Fondamentale è poi che questo piano venga condiviso con tutti gli attori coinvolti nell’impresa.

Le azioni da mettere in atto per raggiungere gli obiettivi specifici devono poi essere costantemente controllate da parte della direzione per verificare:

  • La coerenza e la correttezza delle procedure
  • La trasparenza delle comunicazioni
  • L’affidabilità delle informazioni
  • Il monitoraggio dell’efficacia e dell’efficienza dell’operatività

Allora vediamo nel dettaglio quali sistemi di corporate governance un’impresa può mettere in atto in base alle sue caratteristiche specifiche.


I sistemi di corporate governance

I sistemi che l’impresa può scegliere di utilizzare sono solitamente quattro:

  1. Sistema ordinario o italiano: tipico della tradizione italiana e prevede la presenza di un Organo di Amministrazione (che può essere formato da una persona o da un consiglio) e un Organo di Controllo detto Collegio sindacale.
  2. Sistema dualistico o tedesco: tipico della tradizione tedesca e prevede che la gestione della società sia ripartita tra due organi, il consiglio di gestione e il consiglio di sorveglianza.
  3. Sistema monistico o modello anglosassone: Il sistema monistico è tipico della tradizione anglosassone e prevede la gestione da parte di un organo unitario, il consiglio di amministrazione, al cui interno viene eletto un comitato di controllo.
  4. Sistema giapponese: il sistema giapponese, invece, si fonda su due rapporti giuridici: uno tra azionisti, clienti, fornitori, creditori e sindacati dei dipendenti e l’altro, tra amministratori, manager e azionisti. In questo sistema è presente un senso di responsabilità congiunta e di equilibrio, che si può esprimere con il termine giapponese “keiretsu“, che si traduce approssimativamente in “lealtà tra fornitori e clienti”.

Ma quale sistema è meglio scegliere?

Secondo alcuni, il modello tradizionale/ordinario è il più garantista, perché prevede una netta separazione tra l’attività di amministrazione e l’attività di controllo. Entrambi gli organi inoltre sono eletti separatamente dai soci, garantendo ancora di più indipendenza e autonomia.

Il modello monistico, invece, ha una struttura più semplificata e flessibile rispetto agli altri modelli e tende a privilegiare la circolazione delle informazioni tra l’organo amministrativo e quello di controllo, con risparmi di tempo e costi.

Il modello dualistico attribuisce al consiglio di sorveglianza alcune importanti funzioni che nel modello ordinario spettano all’assemblea dei soci. I soci in sostanza stabiliscono solo le linee del programma economico della società e prendono le decisioni più rilevanti e nominano il consiglio di sorveglianza.

Ecco alcuni esempi:


ENEL

Enel ha un modello di governance in cui l’Assemblea ha la responsabilità di adottare le decisioni più rilevanti quali la nomina degli organi sociali, l’approvazione del bilancio e la ripartizione dell’utile netto. Il Consiglio di amministrazione invece ha in capo la gestione della società.

In sostanza l’amministratore delegato e il presidente possono agire per conto della società ma hanno ruoli diversi. Il Collegio Sindacale infine è responsabile della vigilanza della legge e dello statuto.


ENI

Eni adotta una struttura tradizionale fondata sui principi della integrità, trasparenza e correttezza. Il Collegio sindacale ha funzioni di vigilanza sull’amministrazione e sul rispetto della legge e dello statuto da parte della società.

L’organismo di vigilanza è invece preposto al controllo del funzionamento e dell’osservanza del modello adottato.


Pirelli

Pirelli adotta il modello di amministrazione e controllo. Il consiglio di amministrazione è responsabile delle politiche aziendali e supervisiona le attività di business, e ha istituito cinque comitati interni con il potere di formulare raccomandazioni, consigliare e svolgere attività analitiche per il Consiglio.

L’Assemblea, invece, ha il dovere di deliberare sulle materie ad essa riservate dalla legge o dagli articoli del Codice.


Perché adottare un modello di corporate governance

Lo scopo principale della corporate governance è quello di creare un sistema di regole, politiche e pratiche utili per la società tenendo conto delle varie responsabilità. Il governo dell’impresa è portato avanti da vari componenti quali azionisti, Consiglio di amministrazione, team di gestione esecutiva, e tutti sono responsabili nei confronti degli altri.

Il consiglio di amministrazione, infatti, segnala con regolarità le informazioni agli azionisti, secondo il principio di trasparenza già citato in questo articolo.

Se i principi della corporate governance vengono meno, l’azienda può anche correre il rischio di fallire con un danno enorme anche per gli azionisti. Un esempio è stato quella della società Enron Corporation: i suoi dirigenti usavano pratiche scorrette e metodi di contabilità segreti. Il consiglio di amministrazione aveva cifre falsate e quindi non ha riferito le informazioni corrette agli azionisti. La società è alla fine fallita.

Possiamo quindi concludere dicendo che la corporate governance fornisce le “regole del gioco” attraverso le quali si sviluppano le più importanti decisioni dell’impresa, ovvero quelle che possono concorrere a determinarne il suo successo o il suo insuccesso.

Per questo motivo coloro che vogliono costituire una società (come una SPA) devono fare particolare attenzione a scegliere il tipo di corporate governance più adatto alle caratteristiche della società che vuole costituire.


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Marzia Buraschi

Marzia Buraschi

Da più di 10 anni mi occupo di formazione finanziata supportando le aziende nell'individuazione dei loro fabbisogni e nella progettazione del percorso formativo più in linea con le loro esigenze. [Leggi il CV di Marzia Buraschi]